Prima giornata - RuvidoTeatro
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L’idea di costruire un’educational tour, stimolato dalla presenza di situazioni teatrali, ci ha dato la spinta a progettare una relazione tra storia, leggenda, e ricchezza culturale di questi luoghi, con l’obbiettivo di coinvolgere direttamente le persone nelle azioni legate alla drammaturgia presentata.
Abbiamo preso come riferimento la storia, e leggenda allo stesso tempo della Sibilla Appenninica, fortemente radicata in queste terre, e del suo alter ego, quel Guerrin Meschino alla ricerca della sua origine.
All’Orto Botanico dell’Università di Camerino il Guerrin in carne ed ossa ha accolto i visitatori, raccontando la storia burrascosa della sua vita, e della incessante ricerca delle sue origini, proponendo quesiti e interrogativi ai presenti sulla conoscenza della propria vita.
Poi accompagnati da una guida del Polo Museale di UNICAM, che ha illustrato le peculiarità delle piante presenti nell’Orto Botanico, siamo arrivati alla parte alta di questo magnifico esplodere di varietà, dove la Sibilla in persona ci ha accolti uscendo dalla sua grotta.
Qui ha coinvolto le persone in alcuni momenti di ritualità e ascolto, per far entrare i visitatori nelle atmosfere del suo regno, attraverso azioni ad occhi chiusi e con l’ausilio di sottofondi musicali, passando per una liturgia della terra, acqua e piante, ha portato il gruppo a concludere tutti insieme con una danza propiziatoria.
Questo approccio ha permesso una maggiore consapevolezza e coinvolgimento emotivo delle persone, focalizzando l’intervento sull’esperienza diretta all’evento da parte dei partecipanti, imprimendo così un ricordo profondo e duraturo del vissuto.
Nel pomeriggio abbiamo visitato il centro storico di Pieve Torina, fortemente colpito dal sisma del 2016, dove è stato presentato il progetto che prevede la creazione di un archivio digitale della memoria di Pieve Torina.
Il progetto prevede di raccogliere fotografie di comunità, ossia scatti fotografici che includono gran parte dei cittadini di Pieve Torina nei luoghi simbolici del borgo e che diverranno gigantografie da installare tra le vie del paese con l'obbiettivo di conservare la memoria e rafforzare l'identità storica della comunità.
Qui, davanti alla foto di comunità gigante, è stato presentato il vissuto raccolto da incontri con la popolazione, e dedicato alla capacità di resilienza degli abitanti di questi luoghi, raccontando momenti di vita di una comunità che vuole assolutamente resistere e costruire un futuro possibile.
Riepilogo dettagli
Periodo:
12/05/2022
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