Seconda giornata - RuvidoTeatro

Nella mattinata di sabato abbiamo accolto i visitatori all’interno del teatro Comunale di Treia, dove un personaggio in costume dell’inizio del ‘900, ha descritto e raccontato la storia e la vita intensa che il teatro come luogo di aggregazione ha sempre suscitato negli abitanti della cittadina.

Contemporaneamente, data la ricorrenza delle manifestazioni legate alla scrittrice Dolores Prato vissuta nel paese per un periodo della sua adolescenza, è stato letto in forma di racconto, parte del romanzo “Giù la piazza non c’è nessuno” intriso del ricordo vivido dei tratti caratteristici della cittadina, descritta in maniera sublime nelle parole della scrittrice.

Nel pomeriggio la comitiva dell’educational si è spostata al Poltrona Frau Museum di Tolentino, eccellenza internazionale del design nell’arredamento di alta gamma.
Qui ci siamo ispirati ad un parallelo per costruire la visita animata del museo, avvicinando due mondi apparentemente lontani, ma che hanno nell’artigianalità sapiente delle mani un punto comune.
Da una parte le maschere della Commedia dell’Arte, come Arlecchino, Pantalone, Brighella e gli altri personaggi che ne fanno parte, con la maschera di cuoio indossata dagli attori, lavorata da sapienti mani di artigiani che sanno trattare e dare forma alla pelle per ideare e costruire quelle bellissime forme da indossare.
Dall’altra la capacità artigianale, ma di alta fattura, che la Frau sa ideare con le sue poltrone e divani, diventati negli anni un cult della manifattura italiana nel mondo, dove mani sapienti hanno adattato forme e linee del design contemporaneo.
E appunto la maschera di Arlecchino ha portato i visitatori, attraverso la sua storia in parallelo con quella del museo, ad entrare in un mondo di manualità e capacità inventiva attraverso la lavorazione della pelle e le sue evoluzioni, deliziando le persone con racconti, aneddoti, descrizioni e piccole piece della capacità della commedia dell’arte nel coinvolgere e divertire gli spettatori.